IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Visto il decreto del Presidente della Repubblica in data 22 dicembre 1999, con il quale l'on. Livia Turco e' stata nominata Ministro senza portafoglio; Visto il proprio decreto nella medesima data, con il quale al predetto Ministro e' stato conferito l'incarico per la solidarieta' sociale; Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400; Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303; Sentito il Consiglio dei Ministri; Decreta: Art. 1. A decorrere dal 22 dicembre 1999, il Ministro senza portafoglio per la solidarieta' sociale on.le Livia Turco e' delegata ad esercitare le funzioni di programmazione, di indirizzo, di coordinamento e di promozione di iniziative, anche normative, nonche' ogni altra funzione attribuita dalle vigenti disposizioni al Presidente del Consiglio dei Ministri, avvalendosi, ove necessario, dei mezzi di comunicazione, nelle materie concernenti: a) le politiche per la realizzazione di un sistema integrato di interventi e servizi sociali, anche mediante la determinazione dei principi e degli obiettivi della politica sociale, dei criteri generali per la programmazione della rete degli interventi di integrazione sociale da attuare a livello locale e degli standard dei servizi essenziali, nonche' mediante la valutazione ed il monitoraggio dell'efficacia della spesa per le politiche sociali; b) le politiche per la famiglia, con particolare riguardo al sostegno alla maternita' ed alla paternita' al fine di consentire di conciliare la vita lavorativa e familiare; c) le politiche per i minori, promuovendo e coordinando tutte le iniziative volte a tutelare i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza ed a contrastare ogni forma di violenza e di abuso dei minori, nonche' a fronteggiare, d'intesa con il Ministro degli affari esteri, gli interventi in caso di emergenze di carattere internazionale, anche verificando l'attuazione della Convenzione sui diritti del fanciullo, fatta a New York il 20 novembre 1989; d) le politiche giovanili, coordinando gli scambi internazionali giovanili ed attuando i programmi per la gioventu' promossi dall'Unione europea, avvalendosi del Comitato italiano gioventu' per l'Europa, nonche' svolgendo una funzione di monitoraggio sull'attuazione delle leggi nazionali in materia di politiche giovanili; e) le politiche per gli anziani, promuovendo e coordinando le azioni a tutela della vita delle persone anziane, anche mediante la predisposizione della relazione biennale al Parlamento sulla condizione dell'anziano; f) le politiche a favore dei disabili, promuovendo indagini statistiche e conoscitive sull'handicap, anche mediante la Conferenza nazionale sulle politiche dell'handicap e la predisposizione della relazione annuale al Parlamento sull'handicap; g) le politiche contro l'esclusione sociale avvalendosi della Commissione d'indagine sulla poverta' e sull'emarginazione, promuovendo le azioni finalizzate a contrastare le nuove poverta' e curando la sperimentazione dell'istituto del reddito minimo di inserimento; h) le politiche a favore dell'associazionismo sociale e del volontariato, di promozione di iniziative di contrasto del disagio sociale, anche attraverso l'Osservatorio nazionale per il volontariato; i) le politiche per contrastare le tossicodipendenze e le alcooldipendenze, anche mediante la presidenza del Comitato nazionale di coordinamento per l'azione antidroga e coordinandosi con l'Osservatorio europeo sulle tossicodipendenze; j) le politiche migratorie, con particolare riguardo all'integrazione sociale degli immigrati, anche mediante la presidenza della Consulta per i problemi degli stranieri immigrati e delle loro famiglie, al contrasto del fenomeno del razzismo e della xenofobia, anche in coordinamento con l'Osservatorio Europeo dei fenomeni del razzismo e della xenofobia, al coordinamento delle iniziative volte ad accogliere temporaneamente i minori stranieri, anche avvalendosi del Comitato per i minori stranieri, alla partecipazione all'elaborazione del documento programmatico sulla politica dell'immigrazione e degli stranieri sul territorio dello Stato ed al decreto di determinazione delle quote per l'ingresso degli stranieri nel territorio dello Stato, al coordinamento degli interventi umanitari in Italia e all'estero, alla promozione, d'intesa con il Ministro dell'interno, della riforma della legislazione in materia di cittadinanza; k) le politiche per l'inclusione e la coesione sociale, coordinando i rapporti con gli organismi dell'Unione europea operanti nel settore delle politiche sociali, con particolare riguardo alla programmazione ed alla gestione dei fondi comunitari nelle materie di promozione dell'inclusione e della coesione sociale.